RECENSIONI
Un buon libro con un bel finale, dove solo chi è stato laggiù, in prima linea, ha preso coscienza di ciò che ha visto e di ciò che ha respirato, ma soprattutto ha preso coscienza di sé e di ciò che si era pronti a rischiare, in nome di una sofferta democrazia e della più umana delle solidarietà.
“Massimo Gramellini”
L’autore penetra profondamente, come volesse incarnare la sventura di Marco e Sara, sulla sua pelle. Non facile calarsi nelle inflessioni e tribolazioni dei personaggi ma eccellente la riuscita. Toccante e pungente il ruolo dell’ossessione. Un finale meraviglioso e commovente dove la Vita vince su tutto, trionfando gloriosamente.
“Giulia Colla“















